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Robot o Essere Umano…che Hr preferisci essere?

Robot o Essere Umano…che Hr preferisci essere?
#HR

In questi ultimi mesi si parla sempre di più dei nuovi software di selezione del personale, sembra che diventeranno i nuovi strumenti per la ricerca dei candidati del 2019/2020.

Se da un lato possiamo avere una migliore ricerca per esperienze, competenze e tutto quello che si può leggere in un c.v., cosa accadrà alla componente umana che spesso è fonte di valutazione e selezione?

Una persona può essere valutata solo per quello che ha fatto e non per quello che è?

Un essere umano può essere sostituito da un robot che altro non fa che cercare delle corrispondenze?

Leggendo molti articoli a riguardo, mi sembra che sia solo una scorciatoia per cercare candidati senza prendersi l’onere di dover veramente ricercare una figura e non solo una professione.

Se da un lato la tecnologia e gli aiuti che da essa derivano sono affascinanti, dove inizia e dove finisce la vera bravura di un Hr? Il tutto non può ridursi ad una imparziale ricerca senza empatia? Parliamoci chiaro, un Hr non deve essere solo un selezionatore, deve ragionare da manager e prendersi le sue responsabilità anche quando sceglie un candidato.

Il trend del 2019/2020 sarà la trasformazione di questa professione, ma siamo sicuri che basta stilare report di produttività per credere di avere fatto un buon lavoro? Perché non ci domandiamo come migliorare l’integrazione e la formazione di queste risorse invece di domandarci quanto hanno prodotto? Siamo solo capaci di creare risorse a breve termine, o siamo capaci di “farle crescere” non solo sotto l’aspetto produttivo?

Personalmente credo che il mercato italiano sia fatto di eccellenze proprio perché meno votato alla produzione e più votato alla personalizzazione, dovremmo fare un passo indietro e capire chi è la risorsa che abbiamo davanti prima di chiederci cosa sa fare…

Mauro Vezzoli